Cane al guinzaglio morde bambino: 2 prospettive per la stessa storia!

“E’ colpa del cane, è pericoloso!!!” disse l’uomo

“Ma perchè questo mi corre incontro, è pericoloso!” disse il cane

Due punti di vista, due prospettive opposte della stessa storia:

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“Siamo bambini e amiamo i cani, ci piace accarezzarli, coccolarli e stare in loro compagnia, se vediamo un cane per strada siamo felici e vogliamo subito andare a dimostrargli il nostro affetto, i nostri genitori amano i cani e anche noi li amiamo”

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“Siamo cani e amiamo uscire insieme ai nostri compagni umani, non siamo molto contenti di essere legati a questi cordoni ma i nostri proprietari dicono che è obbligatorio e se vogliamo passeggiare con loro dobbiamo metterlo, pur di andare ad annusare gli odori fuori impariamo a stargli vicino con questa corda”

Per il cane l’uscita in passeggiata con il suo compagno umano è il momento più atteso di tutta la giornata, finalmente può esplorare il mondo con il suo olfatto super sviluppato e vorrebbe poter fare solo quello, invece deve stare attento a tutti gli stimoli urbani che sono per lui motivo di stress (positivo o negativo, dipende dal cane)

Per il bambino uscire in compagnia della mamma, del papà, degli zii, dei nonni o della baby sitter è solitamente un momento di gioia e allegria anche grazie alle molteplici esperienze positive che associano a questi attimi trascorsi insieme.

Se per il bambino potersi avvicinare a un cane incontrato casualmente in passeggiata è qualcosa di estremamente positivo e piacevole, per il cane l’arrivo improvviso di una persona che si muove in modo diretto verso di lui, che gli si avvicina con il braccio sopra alla testa e in modo concitato è qualcosa di negativo, la conseguente reazione dipende dalle esperienze passate del cane, dalla sua tempra e dal proprietario.

“sono un cane pauroso, non amo essere toccato da qualcuno diverso dai membri del mio branco, mentre ero a passeggio con il mio compagno umano un altro umano alto più o meno come me è corso dritto verso di noi e ha alzato il braccio su di me mentre si avvicinava di corsa, ho avuto paura e non potendo scappare, perchè legato, mi sono difeso come mi ha insegnato il mio istinto e ho morso, l’ho avvertito di starmi lontano!”

Un cane arriva a mordere solo se pensa di non avere alternative (Ndr: o se ha imparato che mordendo ottiene ciò che vuole!) e ha bisogno di comunicare una situazione che gli crea un fortissimo disagio!

Statisticamente la fascia d’età in cui i bambini sono più a rischio morsi è quella dai 2 ai 6 anni e in questa fase osservano attentamente il loro ambiente e ricevono la conoscenza del mondo trasmessa loro dai genitori direttamente nella memoria subconscia.

Credo che si potrebbero evitare tantissime situazioni di disagio come questa se ci ricordassimo di insegnare ai bambini, magari tramite l’esempio pratico di noi adulti, a chiedere PRIMA al proprietario se è possibile toccare il cane, PRIMA di corrergli incontro, PRIMA di spaventarlo e PRIMA di prendere un morso, lieve o profondo che sia.

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