E se il mio cane ha paura del rebozo, come mi devo comportare?

Nella cultura messicana e guatemalteca si utilizza questo scialle chiamato #rebozo una stoffa dalle trame e colori diversi di una lunghezza di circa 2/2,5 m e larga 70 cm.

Tradizionalmente veniva regalato il giorno del menarca e passava da donna a donna. Le ostetriche tradizionali lo portano come indumento e al bisogno serve per massaggiare in gravidanza, per portare e posizionare il bambino, per sostenere l’involuzione fisica ed emotiva dopo la grande apertura del parto.

Anche in Italia questa tradizione ha preso piede e la domanda che spesso mi fanno le mamme è “il cane quando lo vede ha paura, come faccio?”

Talvolta l’utilizzo di questi strumenti “insoliti” può portare certe tipologie di cani, paurosi, insicuri o fobici, ad aver timore di questa novità, le conseguenze potrebbero essere ad esempio abbai, fughe, tremori.

Sebbene io sia dell’idea che su un cane pauroso ci sia da lavorare a prescindere per aiutarlo ad uscire dai suoi schemi mentali, vi do qualche consiglio almeno per superare questo “ostacolo”!

Come prima cosa facciamogliela conoscere appoggiandola in un luogo tranquillo non di passaggio, un punto della casa dove il cane, transitando, possa annusarla ma senza correre il rischio che possa usarlo come cuccia!!!

Indossatela qualche minuto ogni tanto senza il neonato e associatela a qualcosa di bello come un momento di interazione e coccole, anche un momento di gioco può andar bene ma non deve essere un gioco sovreccitato come il lancio della pallina o il tira e molla con la treccia (per carità!!!) ma piuttosto nascondetegli un premietto sotto ad un bicchiere di plastica o una ciotola e fateglielo cercare in autonomia, nel frattempo girate con la fascia inserendo all’interno un cuscino così da simulare la presenza del bebè.

Fatelo due o tre volte nell’arco della giornata e in poco tempo vedrete che per il cane la presenza del rebozo non sarà più un dramma shakespeariano! 😀

 

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